Terre Lontane Rosato 2019 Librandi Calabria IGT
Terre Lontane di Librandi da uve di Gaglioppo e Cabernet Franc, spicca per freschezza e per equilibrio. E' un vino solo apparentemente semplice, che in sé racchiude tutto il fascino dei prodotti di Librandi. Rosa cerasuolo, al naso esprime belle note fruttate e leggermente floreali. Al palato è fresco, sostenuto da una discreta acidità, equilibrato e piacevole. Chiude su una nota vagamente ammandorlata, di grande pulizia
Scheda tecnica
- Prodotto
- Terre Lontane Rosato
- Denominazione
- Calabria IGT
- Annata
- 2019
- Tipologia
- Vino rosato
- Provenienza
- Italia
- Regione
- Calabria
- Varietà uve
- Cabrnet Franc
- Tipologia del terreno
- Argilloso e calcareo
- Sistema di allevamento
- Cordone speronato
- Densità d'impianto
- 5000 piante/ha
- Epoca di vendemmia
- Prima settimana di settembre
- Resa per ettaro
- 80 q.li/ha
- Resa in vino
- 52 hl/ha
- Vinificazione
- In acciaio termocondizionato, con pressatura soffice delle uve a breve salasso dopo 12 ore di macerazione a contatto con le vinacce
- Fermentazione Malolattica
- Non svolta
- Affinamento
- In acciaio, con una breve permanenza in bottiglia di alcuni mesi prima della commercializzazione
- Temperatura di servizio
- 14-16 °C
- Abbinamenti gastronomici
- A tutto pasto, si sposa ad affettati misti a base di salumi, a primi e secondi a base di pesce e si esalta, oltre che sulle zuppe di pesce, su preparazioni saporite a base di umidi di pesce con il pomodoro
- Bottiglia da
- 0,75 l.
- Colore
- Rosa cerasuolo
- Profumo
- Note fruttate e leggermente floreali
- Sapore
- Fresco, sostenuto da una discreta acidità, equilibrato e piacevole. Chiude su una nota vagamente ammandorlata, di grande pulizia
TRADIZIONE E RICERCA
Siamo da quattro generazioni tenaci sostenitori della nostra terra, della sua ricchezza e di quello che ha rappresentato, rappresenta e soprattutto di quanto rappresenterà in futuro per il mondo del vino. Siamo partiti dalla tradizione, dal Gaglioppo, dal Greco e dalla grande quantità di varietà autoctone presenti sul territorio della nostra regione. Siamo partiti dall’alberello e dai portainnesti storicamente usati in zona, oltre che dagli insegnamenti dei nostri esperti viticoltori con la loro abilità che affonda le radici nei secoli di storia viticola del Cirotano. Ci siamo poi rivolti ai massimi esperti del settore viticolo ed enologico, perché sapevamo che un minuzioso lavoro di ricerca ci avrebbe permesso di fissare, conservare ed esaltare il nostro patrimonio viticolo. Questo è infatti da sempre il nostro obiettivo e la nostra richiesta alla comunità scientifica. Lungi dal voler inventare o modificare alcunché, attraverso la scienza abbiamo semplicemente voluto capire meglio e in modo definitivo quello che di grande avevamo a disposizione. Sappiamo oggi che l’intuizione iniziale era giusta e sappiamo anche che alcune delle pagine più belle dell’enologia calabrese devono ancora essere scritte.