Il Rubrato Aglianico di Feudi di San Gregorio nasce in vigneti situati nel cuore del magnifico paesaggio irpino. È prodotto con uve Aglianico in purezza. Presenta un colore rosso rubino intenso e limpido. Al naso richiama la frutta nera selvatica, la liquirizia e il sottobosco. Al palato risulta morbido ed equilibrato
Scheda tecnica
- Prodotto
- Rubrato
- Denominazione
- Irpinia Aglianico DOC
- Annata
- 2016
- Tipologia
- Vino rosso
- Provenienza
- Italia
- Regione
- Campania
- Comune di produzione
- Sorbo Serpico (AV)
- Varietà uve
- Aglianico
- Lavorazione
- Maturazione di circa 8-10 mesi in serbatoi di acciaio
- Fermentazione
- Affinamento
- 6 mesi in bottiglia
- Gambero Rosso
- 3 bicchieri
- Temperatura di servizio
- 16-18 °C
- Abbinamenti gastronomici
- Perfetto con arrosti di carni rosse e bianche, a una parmigiana di melanzane e ad un sartù di riso
- Bottiglia da
- 0,75 l.
- Colore
- Rosso rubino intenso e limpido
- Profumo
- Richiama la frutta nera selvatica, la liquirizia ed il sottobosco
- Sapore
- Equilibrato con un finale che ricorda la frutta fresca e termina con una delicata nota balsamica
STORIA
Una delle più importanti visioni di Feudi di San Gregorio è credere che la nascita di un vino abbia lo stesso processo creativo di un’opera d’arte. L’amore e la passione nella cura delle piante, l’impegno nella raccolta dell’uva e la pazienza nell’attesa che il vino sia maturo, fanno sì che ogni bottiglia esprima la sua personalità e diventi un’opera d’arte.È con questo approccio che nascono le collaborazioni con grandi maestri e giovani di talento, volte a continuare e far crescere la volontà di uno scambio continuo di conoscenza e creatività fra il vino e l’arte.Gli stessi sentimenti ed emozioni conducono il percorso creativo di un artista, che lo porta a realizzare una scultura, uno scatto fotografico, un quadro, un’installazione.
CANTINA
Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d'Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l'identità dei sapori mediterranei. Valorizzare i vitigni del Sud Italia come l'Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, investire nella terra e nella tradizione secolare della viticoltura irpina, restituendo un futuro ad un patrimonio ambientale unico.Salita la collina verso Sorbo Serpico, ci si addentra in un mondo magico, tra luoghi d’acqua inaspettati, giardini di spezie e roseti in fiore.La sorpresa più grande è però all’interno della cantina: la lunga bottaia che ospita i vini rossi. L'intento è di andare oltre il concetto di cantina, facendola diventare un forum, un luogo di incontro, di confronto, di conoscenza, di meditazione, un laboratorio di idee e cultura, un luogo di accoglienza e ristoro. Al progetto hanno partecipato professionisti di livello mondiale: l'architetto giapponese Hikaru Mori ha avuto il difficile compito di dare unità architettonica alle strutture preesistenti, sviluppatesi nel tempo. Massimo e Lella Vignelli, simboli del design italiano nel mondo e “autori” delle etichette dell’azienda, hanno disegnato gli arredi e gli interni.