Scheda tecnica
- Prodotto
- Monte Carbonare
- Denominazione
- Soave Classico DOC
- Annata
- 2018
- Tipologia
- Vino bianco
- Provenienza
- Italia
- Regione
- Veneto
- Varietà uve
- Garganega
- Tipo di raccolta
- Manuale
- Epoca di vendemmia
- Metà ottobre
- Resa per ettaro
- 85 q.li
- Prima annata di produzione
- 1986
- Lavorazione
- Maturazione per 15 mesi a contatto con le fecce fini in vasche d'acciaio
- Fermentazione
- In acciaio per 16 giorni ad una temperatura di 14-16 °C
- Fermentazione Malolattica
- Non svolta
- Affinamento
- 5 mesi in bottiglia
- Bicchiere consigliato
- Usare un bicchiere dalla forma slanciata, tondeggiante e da un importante volume per esaltare le caratteristiche dei vini bianchi ricchi di corpo
- Curiosità
- L'ipotesi dell'origine del nome Carbonare è riconducibile al colore scuro della terra vulcanica che ricorda il carbone
- Temperatura di servizio
- 11-13 °C
- Abbinamenti gastronomici
- Abbinamento d'elezione con tutti i piatti a base di pesce perché è un vino capace di rispettare la polpa del pesce coniugandone la salinità e la carnosa delicatezza. Ottimo con i risotti a base di verdure, con tartufo e con formaggi di media stagionatura
- Bottiglia da
- 0,75 l.
- Colore
- Giallo acceso con riflessi verdi brillanti
- Profumo
- Fumé e sulfureo, presenta sentori di pietra focaia assieme a note di agrumi ed erbe di montagna. Meravigliosa mineralità, tutta da godere
- Sapore
- Cremoso ed elegante. Grandi freschezza e sapidità. Finale asciutto e molto persistente
STORIA E AZIENDA
La cantina Suavia ha una storia che si svolge tra mura e vigneti in cui si respira un’atmosfera di autentico amore per il vino. Situata a un’altezza di trecento metri, sulle colline veronesi del Soave, la cantina gode di colorati terreni vulcanici ed è giunta alla quarta generazione di tradizioni artigianali altamente specializzate. Il nome Suavia rispecchia la preziosa eredità giunta fino ai nostri giorni dal Medioevo, essendo proprio l’antico nome del piccolo borgo situato tra le viti e gli ulivi del territorio del Soave, dove la famiglia si insediò nel 1800. A partire dal 2001, sotto la guida del padre, le quattro sorelle della famiglia Tessari, Arianna, Meri, Valentina e Alessandra, cresciute tra i vigneti, hanno iniziato un’avventura focalizzata sulla qualità e sulla unicità delle uve bianche del Trebbiano e della Garganega, dedicandosi ad esse con una passione e, al tempo stesso, con una devozione per gli insegnamenti acquisiti in famiglia. Questi vitigni crescono da secoli nel territorio del Soave e negli ultimi anni sono stati ampiamente studiati dalla cantina in collaborazione con l’università di Milano: essi incarnano una professione che è stata portata avanti con il cuore e le mani della famiglia, risalendo infatti alla generazione dei nonni delle quattro sorelle. Alla base del successo dei vini Suavia vi è la simbiosi tra il lavoro dell’uomo, delle donne, e il lavoro della natura, i cui eventi sono fondamentali per la produzione vinicola. Per esempio, vengono seguite attentamente le fasi lunari, così come si accolgono le nevicate per evitare trattamenti superflui all’uva e al terreno. I vini della cantina Suavia sono il frutto di giornate all’aperto di duro lavoro e di nottate di festa e di pace: ogni anno sono impreziositi da caratteristiche mai uguali, ma il loro carattere è inconfondibile e rappresenta uno spirito carico di passione e un terroir antico e unico al mondo.