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Il Repertorio, Aglianico del Vulture D.O.C. , ottenuto con uve raccolte nella seconda decade di ottobre e fermentate con macerazione di circa 15 giorni. Matura in barriques di rovere francese di secondo e terzo passaggio, nelle antiche grotte di tufo vulcanico. Il Repertorio morbido ed equilibrato appena dopo un mese di bottiglia. E' caratterizzato da una freschezza aromatica in cui sono evidenti note di ciliegia e marasca e da finale lungo e speziato.
- Prodotto
- Il Repertorio
- Denominazione
- Aglianico del Vulture DOC
- Annata
- 2018
- Tipologia
- Vino rosso
- Provenienza
- Italia
- Regione
- Basilicata
- Varietà uve
- Aglianico del Vulture
- Tipo di raccolta
- Manuale in cassetta
- Epoca di vendemmia
- Seconda/terza decade di ottobre
- Lavorazione
- Maturazione in grotte naturali di tufo vulcanico, in carati o tonneaux di rovere francese, per un periodo di almeno 12 mesi
- Vinificazione
- Macerazione di circa 10 giorni e vinificazione a temperatura controllata in acciaio inox e risponde ad un tipo e modello di lavorazione e tipologia di vino più “tradizionale”
- Temperatura di servizio
- 16-18 °C
- Abbinamenti gastronomici
- Ottimo con arrosti di carne rossa e preparazioni a base di selvaggina
- Bottiglia da
- 0,75 l.
- Colore
- Rosso rubino con riflessi granato, luminoso e impenetrabile
- Profumo
- Ha un naso elegante che ricorda la marasca e la prugna mature, accompagnati da accenni speziati e di radice di liquirizia
- Sapore
- In bocca è ricco, pieno, ben equilibrato, con evidenti note di ciliegia, un finale di marasca leggermente speziato e con una tannicità gradevole che è tipica del vitigno e della lavorazione tradizionale
STORIA
La passione per la viticoltura è antica nella famiglia Giuratrabocchetti e si tramanda da generazioni. E' da questa tradizione che nasce, nel 1998, l'azienda Cantine del Notaio, quando Gerardo Giuratrabocchetti, laureato in Scienze Agrarie, raccoglie, con la moglie Marcella, la sfida di valorizzare l'Aglianico del Vulture coltivato nelle proprie vigne, unendo tradizione, innovazione, storia e cultura del territorio. Con il Professor Luigi Moio, ordinario di Enologia presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", si approfondisce la ricerca sulle potenzialità enologiche di questo vitigno, il più importante del Sud Italia, austero e generoso al tempo stesso e capace di regalare vini dalla straordinaria personalità