Bolonero di Torrevento è un vino dal colore rubino, il bouquet pieno e fragrante ed il sapore gradevole. E' ideale per l'accostamento a carni rosse, arrosti, selvaggina e formaggi stagionati. In sintesi, un vino davvero ottimo ad un prezzo eccezionale.
Scheda tecnica
- Prodotto
- Bolonero
- Denominazione
- Castel del Monte DOC
- Annata
- 2018
- Tipologia
- Vino rosso
- Provenienza
- Italia
- Regione
- Puglia
- Varietà uve
- Aglianico
Nero di Troia
- Altitudine
- 350-400 metri s.l.m.
- Tipologia del terreno
- Calcareo-argilloso alluvionale, di medio impasto
- Sistema di allevamento
- Controspalliera, cordone speronato
- Densità d'impianto
- 4.200 ceppi/ha
- Epoca di vendemmia
- Seconda e terza decade di ottobre
- Resa per ettaro
- 110 q.li/ha
- Vinificazione
- Fermentazione con macerazione
- Affinamento
- In acciaio per 8 mesi ed in bottiglia prima della commercializzazione
- Modalità di conservazione
- In luogo fresco, al riparodalla luce e da fonti di calore
- Temperatura di servizio
- 18 °-20 °C
- Abbinamenti gastronomici
- Vino ottimo da abbinare a carni rosse, arrosti, selvaggina, formaggi stagionati e salumi
- Bottiglia da
- 0,75 l.
- Colore
- Rosso rubino tendente al granato
- Profumo
- Bouquet pieno e fragrante, delicatamente speziato con sentori di frutti di bosco
- Sapore
- Di corpo, molto gradevole, armonico e sapido
STORIA E AZIENDA
La cantina Torrevento si estende su un vasto territorio all'interno dell'area di Castel del Monte, nella parte più selvaggia della Murgia nord occidentale, ed ha numeri significativi in fatto di dimensioni, bottiglie prodotte e qualità. Cuore della cantina è l'ex-monastero benedettino settecentesto nella contrada Torre del Vento, acquistato dalla famiglia Liantonio nel 1948 e trasformato in cantina, sede di una produzione vinicola a carattere rurale e tradizionale. La cantina Torrevento gestisce 500 ettari di vigneto in cui trovano posto solo vitigni autoctoni: uva di Troia soprattutto, ma anche Bombino nero e bianco, Moscato Reale, Pampanuto e Aglianico. Le vigne, a cordone speronato o a guyot, sono in parte coltivate a regime biologico e godono di una difesa fitosanitaria che si avvale di sistemi di controllo integrati: un'intelligenza artificiale che elabora i dati microclimatici e permette di prevenire malattie come la peronospora e l'oidio. Il clima, tipicamente mediterraneo, presenta condizioni favorevoli alla viticoltura, come forti escursioni termiche e ventilazione costante, mentre il terreno, selvaggio e roccioso come in tutto l'altopiano delle Murge, ha una consistenza calcareo-argillosa di medio impasto. Nella cantina Torrevento, scavata nella roccia del monastero, si rispetta il lavoro svolto in vigna e si evitano macerazioni troppo lunghe e un uso eccessivo del legno. Il vino riposa in 56 vasche di vetro-cemento e poi in contenitori di legno di varie dimensioni. Ne escono vini freschi e raffinati ma anche corposi, di grande piacevolezza, ricchi di frutto. Tra i produttori più attivi e impegnati nel valorizzare le denominazioni di nettari di Bacco e Castel del Monte, pionieri anche delle certificazioni dei processi aziendali per la sicurezza alimentare e la responsabilità etica, Torrevento è un pezzo di storia del rinascimento del vino pugliese. Un monumento ancora capace di stupire e di innovare, di produrre vini coniugando grandi numeri e altissima qualità.